Da quando siamo entrati a far parte del mondo social ci è una venuta una voglia irrefrenabile di condividere con gli altri ogni aspetto della nostra vita. Dai piatti alle vacanze fino a una lunga serie di pensieri più o meno profondi, sentiamo l’esigenza quasi fisica di mettere tutto in piazza. A farla da padrone, ovviamente, è la fotografia: del resto, basta uno smartphone qualunque per immortalare un momento per noi importante e per far sapere a tutti quanto siamo felici. Momenti indimenticabili, piccole istantanee di vita che però si fissano e potrebbero rimanere nel social-archivio potenzialmente per sempre.
Ecco perché, qualche volta, sarebbe meglio essere sicuri al 100% di voler pubblicare una fotografia sul web.
5 tipi di foto di cui potresti pentirti
Senza perdere altro tempo, passiamo in rassegna cinque diverse categorie di fotografie di cui potresti pentirti sui social.
UNO.
Forse ho fatto troppa festa
Un consiglio? Se dovesse capitarti di alzare un po’ il gomito assicurati di tenere lo smartphone ben all’interno della tasca! Quella precisa foto che stai per pubblicare resterà a disposizione di tutti anche quando ti sarà passato l’hangover e una serata di divertimento può diventare oggetto di un’attenta analisi da parte di un recruiter o di un potenziale datore di lavoro. Vaglielo poi a spiegare che era la festa per la vittoria dei mondiali…
DUE.
Le foto dei bambini
I figli sono l’orgoglio più grande, ma ha davvero senso riempire i social di loro foto? La risposta può essere tanto “sì” quanto “no”, ma quello che importa è sapere bene quali rischi si potrebbero correre postando quelle foto. Nessun allarmismo, per carità: la maggior parte delle volte otterrete solo tanti like da amici e parenti, ma può anche succedere che qualcuno privo di buone intenzioni “rubi” la foto di vostro figlio. Non voglio dilungarmi, anche perché su questo argomento ho già scritto tempo fa sul mio blog personale parlando della sfida tra mamme.
Allo stesso tempo, perché pubblicare la foto del bimbo con un’emoticon a coprirgli la faccia? Voglio dire, risolviamo il problema del possibile furto – dato che abbiamo reso anonimo il bambino – ma che soddisfazione possiamo avere?
TRE.
Paparazzare il pubblico
Ti sarà sicuramente capitato di andare da qualche parte e di essere “paparazzato” per poi finire sulla pagina Facebook di qualcuno. Esempi in questo senso sono attività come il “truccabimbi”, le serate nei locale e, addirittura, conferenza e incontri.
In questo caso, il consiglio non è per chi viene paparazzato ma per chi scatta foto senza chiedere le dovute autorizzazioni, senza contare che nel primo caso si tratta di fotografie dei bambini e abbiamo già scritto sopra quanto potrebbe essere sconveniente pubblicarle. Ricordiamoci sempre che dobbiamo rispettare la privacy delle persone: si potrebbe aprire un intero blog sulle violazioni della privacy e sulle possibili conseguenze sulle vite dei soggetti delle nostre foto. Non lo faremo.
QUATTRO.
Le foto al mare
Pubblicare foto di gattini, tramonti e spiagge è sicuramente un ottimo modo per essere social e per fare i big likes. Ma se sui gattini e i tramonti non c’è niente da dire, voglio darti un piccolo suggerimento per quanto riguarda le foto al mare.
In pratica, il consiglio spot è quello di considerare l’idea di postare le foto del mare quando sarai tornato dalle vacanze, in modo che il tuo scatto non suoni come un “ciao internet, volevo dirvi che ho lasciato la casa incustodita…”. Piccole fisse, per carità, ma come diceva una vecchia pubblicità “prevenire è meglio che curare“.
CINQUE.
Immagini soggette a copyright
Non ci sarebbe nemmeno bisogno di dirlo, eppure succede ancora troppo spesso di trovare foto di altre persone su profili non dei legittimi proprietari. Rubare una foto è un reato, quindi pensaci bene. Oltretutto esistono numeri siti con fotografie libere da ogni tipo di diritto che potranno fare al caso tuo e in questo post ne hai un esempio.
Immagina se qualcuno si appropriasse del tuo lavoro e lo spacciasse per suo, non ti arrabbieresti? Ecco, non solo, che soddisfazione potresti provare nel ottenere dei meriti attribuibili a qualcun altro? Che senso avrebbe?
Conclusione: non bisogna avere paura, ma essere consapevoli
La questione è semplice. Sui nostri account possiamo pubblicare quasi tutto quello che vogliamo, basta essere consapevoli dei rischi e delle eventuali conseguenze, senza essere preoccupati: anche ottenere tanti like a una foto è una conseguenza – positiva – di una nostra azione. Ho scritto “quasi tutto” perché ci sono immagini che, invece, non possiamo pubblicare liberamente. Immagini soggette a copyright o immagini di persone che non hanno firmato una liberatoria non possono essere pubblicate a cuor leggero.
E poi ci sono le foto dei bambini, ma quella è proprio tutta un’altra storia…